Arriviamo a Hikkaduwa con il treno da Bentota. Sulla guida abbiamo letto che qui è possibile vedere le tartarughe giganti… non vediamo l’ora di incontrarle.
Inizialmente però rimaniamo un po’ delusi.. la spiaggia non è un granché e gli innumerevoli hotel e le ville dei vip se ne sono impossessati. Avremo sbagliato posto?
Fortunatamente, girato l’angolo dietro le barche, la spiaggia si allarga e in un angolo, tra gli scogli, iniziamo a notare dei movimenti sospetti. Avvicinandoci notiamo delle testoline che sbucano dall’acqua… Si tratta di tartarughe giganti che si fanno accarezzare e che sembrano divertirsi a nuotare tra i piedi dei turisti.
Passeremmo ore nell’acqua con loro ma anche un po’ di sole non guasta… quindi ci sdraiamo sulla spiaggia dove veniamo presto avvicinati da un simpatico venditore.
Porta con sè una barca in miniatura fatta di bambù ma a quanto pare può procurarci qualunque cosa: conchiglie dipinte, cesti intrecciati, altri souvenir…
Si siede un po’ accanto a noi e ci chiede da dove veniamo… appena finiamo di pronunciare la parola “Italy” vediamo spuntare un enorme sorriso sul suo viso.
Ha molta simpatia per gli italiani, ma anche per gli spagnoli e gli altri europei… l’importante è che non siano russi perché “they drink all day and they are not nice, they don’t want to buy souvenirs” (bevono tutto il giorno, non sono simpatici e non comprano souvenirs). Poi inizia a darci la sua visione del turismo in Sri Lanka e degli italiani che ormai sono pochi perché sostituiti da turisti asiatici o dell’est Europa.
È interessante stare ad ascoltarlo e decidiamo di chiedergli un po’ di sé e della sua famiglia.
Ci parla dei sui 4 figli e 10 nipoti che lo aspettano a casa…. ci saluta e mentre sta per andarsene ci fa un’ultima domanda: “ would you like marijuana??” (volete della marjuana?). Che nonno alternativo! 😊